Grazie ai fondi Pisus, i commercianti goriziani tornano sui banchi di scuola per migliorare le strategie di marketing
“Gli esami non finiscono mai!”, pronunciò il grande Eduardo De Filippo, e lo sanno bene i commercianti goriziani che tornano sui banchi di scuola per partecipare ai corsi e agli incontri formativi dedicati al marketing territoriale.
Nei giorni scorsi si è svolto un primo incontro introduttivo, che vede il coinvolgimento di tre realtà imprenditoriali: Infofactory, Punktone e Uelcom. Imprese che mettono a disposizione, di commercianti ed esercenti, le loro conoscenze su come curare il marketing, l’immagine dell’azienda, accogliere i visitatori e far apprezzare loro i propri prodotti. Obiettivo fondamentale è quello di creare un circolo virtuoso che porterà ad attrarre maggiore clientela in città, rilanciandola dal punto di vista economico e turistico.
Tutto ciò è stato possibile grazie ai fondi Pisus.
Tali fondi inizialmente sono stati utilizzati per migliorare strutturalmente la città, dopodiché per migliorarne i suoi “contenuti”. Per quanto riguarda i contenuti del programma, ogni impresa si occuperà di una specifica mansione: Infofactory si occuperà di accrescere la mentalità imprenditoriale degli esercenti; Punktone lavorerà su un vero e proprio marchio cittadino e Uelcom, sull’importanza di potenziare l’offerta per attrarre più clienti possibili.
Cosa ne pensano i commercianti goriziani? Sono ottimisti, interessati e disponibili – dice Arianna Bellan, assessore comunale alle attività produttive – si dimostrano aperti alle novità, e capiscono l’importanza di aggiornarsi costantemente.
Per i risultati però, bisognerà attendere ancora un po’, in quanto siamo ancora alle prime lezioni. Poi spetterà ai singoli negozianti, mettere in pratica quanto appreso e unire le forze in nuove iniziative di promozione e rilancio del territorio.
Si spera inoltre, che anche altri comuni italiani adottino questo tipo d’iniziativa, per far sì che l’economia del Belpaese possa man mano risollevarsi grazie allo sviluppo del turismo e la maggiore acquisizione del prodotto made in Italy.