La parola Guerrilla ci potrebbe fa pensare subito a scene di guerra, magari a un combattimento messicano di fine 800. In realtà non è nulla di tutto questo.
Siamo di fronte a uno dei termini più innovativi nato a cavallo tra il 20° e 21°secolo. Certo il termine potrebbe non essere dei migliori, ma il concetto è senza ombra di dubbio innovativo ed efficace. Analizziamolo insieme.
La definizione coniata dal pubblicitario statunitense Jay Conrad Levinson nel 1984 nel suo libro omonimo per indicare una forma di promozione pubblicitaria non convenzionale ottenuta attraverso l’utilizzo creativo di mezzi e strumenti aggressivi che fanno leva sull’immaginario e sui meccanismi psicologici degli utenti finali.
In un epoca dove c’è un affollamento digitale, il dilemma di tutti i creativi e di tutte e aziende del mondo deve basarsi sul quesito: come faccio a farmi ricordare dal mio pubblico?
La risposta risiede esclusivamente nello scatto creativo di chi gestisce l’immagine e la comunicazione aziendale. Premesso che non tutte le aziende hanno il coraggio di sfidare la creatività per riuscire a farsi ricordare dal loro pubblico, un ruolo importante nel convincere che operazioni di creatività possono risultare efficaci per i guadagni dell’azienda. Certo i cambiamenti di forma sono più difficili di quelli di sostanza, ma si arriva al punto dove si è quasi costretti a modificare il proprio piano marketing. Perché?
Oggi tutti i canali di comunicazione sono super affollati e bisogna essere presenti costantemente. Creare nuove forme di comunicazione creative può solo che portare benefici per un’azienda.
Il GUERRILLA MARKETING è una di queste tecniche innovative di comunicazione che, attraverso l’utilizzo di espedienti alternativi, promuovono un brand cercando di sorprendere, nel vero senso del termine, il pubblico.
Uscire dagli schemi per penetrare in modo diretto nella città e incontrare gente in modo provocatorio e sorprendente. Colpire il singolo per generare interesse e curiosità e provocare l’effetto passaparola. Se l’idea è originale si creerà quel sistema virale incontrollabile che porterà il tuo brand sulla bocca o meglio ancora sulla home dei vari canali social di tutti.
Ma quali sono le regole che occorrono seguire per pianificare una comunicazione che potenzialmente sorprende il pubblico?
Tre regole semplici:
-Coerenza del messaggio legato ai valori aziendali
-Pianificazione attenta dei contenuti
-Affidarsi a chi fa il creativo di mestiere
Alcuni dicono: “Date al cliente quello che vuole”. Non è la mia impostazione. Il nostro lavoro consiste nell’ immaginare ciò che il cliente vorrà, prima ancora che lo faccia lui stesso. Se non sbaglio, una volta Henry Ford ha detto: “Se avessi chiesto ai clienti che cosa volevano, mi avrebbero risposto: ‘Un cavallo più veloce!’”. La gente non sa ciò che vuole, finché non glielo fai capire tu.
(Steve Jobs)