La pubblicità “Pompe funebri” è stata fatta a Roma, chiamata: non ci fate scherzi a Carnevale!
La pubblicità dell’agenzia di Pompe funebri “Taffo”, realizzata con la festa di Carnevale, raffigura un immagine “inquietante”, in cui si vede un braccio con una mano, disteso a terra sull’asfalto di una strada, che spunta da un telo bianco, con vicino i segni dei pneumatici delle ruote. “Ragazzi, non ci fate scherzi stasera”, recita la frase dello spot pubblicitario, che purtroppo, va a raffigurare una scena tristemente frequente, che si ripropone sulle strade, ogni fine settimana a causa degli incidenti stradali, con la morte di giovani ragazzi.
Non è un qualunque braccio, quello raffigurato sopra l’asfalto, ma si tratta del noto guanto di “Batman”,come esempio tipico di travestimento per la festa di Carnevale. La pubblicità, ci vuole trasmettere un messaggio importante, al di là degli scherzi: “Guidate piano e sopratutto sobri, altrimenti fate a meno di guidare, e buona Festa a tutti.
La festa di Carnevale, si festeggia nei paesi di religione Cattolica, dal latino “carnem levare”, ovvero “eliminare la carne”, forse influenzata anche dalla lingua latina vale (quasi fosse “carne, addio!”), poiché stava a significare il banchetto che si teneva il Martedì grasso, l’ultimo giorno di Carnevale, subito prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima.
I festeggiamenti maggiori avvengono il Giovedì grasso e il Martedì grasso, ossia l’ultimo giovedì e l’ultimo martedì prima dell’inizio della Quaresima. In particolare il Martedì grasso è il giorno di chiusura dei festeggiamenti carnevaleschi, dato che la Quaresima inizia con il Mercoledì delle ceneri.
Da un punto di vista storico e religioso il carnevale rappresentò, dunque, un periodo di festa ma soprattutto di rinnovamento simbolico, durante il quale il caos sostituiva l’ordine costituito, che però una volta esaurito il periodo festivo, riemergeva nuovo o rinnovato e garantito per un ciclo valido fino all’inizio del carnevale seguente. Il ciclo preso in considerazione è, in pratica, quello dell’anno solare.