FAKE NEWS: L’INCHIESTA DEL TIMES CHE STA FACENDO SCALPORE
Sta facendo scalpore l’articolo avente come tema centrale le fake news, pubblicato lo scorso 24 novembre sul sito del New York Times dal corrispondente per l’Italia Jason Horowitz che ha dedicato un lungo reportage alla situazione dell’informazione in Italia definita come “anello debole” dell’Unione Europea e che rischia, secondo il giornalista, di vedere le future elezioni pesantemente condizionate.
In particolare l’inchiesta sulle fake news ha avuto origine dal lavoro di Andrea Stoppa, esperto di cyber security e braccio destro di Renzi che avrebbe messo la proverbiale pulce nell’orecchio al Times. Horowitz, a seguito di tale segnalazione, è riuscito a scoprire una serie di connessioni tra diverse pagine propagandistiche e altre pagine produttrici di fake news. Nello specifico alcune pagine di sostenitori della Lega (tra le quali “Io con Salvini”, anche verificata dalla “spunta blu”) e alcune di sostenitori del Movimento 5 stelle hanno risultato avere lo stesso codice identificativo per la pubblicità di Google. Affianco a queste pagine prettamente politiche ce ne sarebbero decine di altre tutte connotate da forti ideologie complottistiche, anti sistema, anti euro e favorevoli a Putin e a Trump. Tutte con in comune una grande mole di fake news create ad hoc per screditare il governo italiano e per creare un forte sentimento di sfiducia e di dubbio nell’intera popolazione.
Il governo italiano ha quindi chiesto a Facebook di creare controlli più stringenti che possano evitare che le fake news possano influenzare in qualche modo le prossime elezioni 2018 e l’azienda di Mark Zuckerberg ha fatto sapere che a seguito di queste richiesta cercherà di dare un giro di vite alla situazione cercando di limitare al massimo l’impatto delle fake news sulla politica, nello specifico quella italiana.
Se vi interessa l’articolo del New York Times vi basta cliccare qui.