Pandora: la pubblicità che ha fatto arrabbiare tutti
Qualche tempo fa nella metro di Milano è spuntata una pubblicità della famosa ditta di gioielli Pandora che recitava: “Un ferro da stiro, un pigiama, un grembiule, un bracciale Pandora. Secondo te cosa la farebbe felice?”. E’ sicuramente un tipo di pubblicità che, anche se partita probabilmente con intenzioni non offensive, si è rivelata sessista e ha fatto arrabbiare non poco le donne, che rappresentano la stragrande maggioranza dei clienti dell’azienda. Si fa riferimento ad un concetto di donna casalinga e costretta in casa che da ogni dove si sta cercando di cancellare e di relegare al passato. Sarebbe bastato inserire altri tipi di oggetti che non avevano niente a che fare con l’archetipo classico della donna in casa per ottenere una pubblicità probabilmente non vincente ma neanche cos’ disastrosa. Quanto il marchio Pandora rischia di essere travolta dall’indignazione generale causata da questo errore e vedere per sempre il proprio nome collegato a un’idea poco fortunata? Ma soprattuto, la domanda che ovviamente si pongono tutti, subito dopo la più gettonata “come possano aver mai pensato che questo slogan potesse essere una buona idea?” è sicuramente “come è possibile che nessuno all’interno di Pandora si sia accorto del tremendo errore di marketing che stavano facendo?”. In aziende così grandi di solito ogni minima cosa viene approvata dopo decine e decine di riunioni, figurarsi lo slogan che avrebbe dovuto accompagnare Pandora nel periodo più caldo dell’anno. Senza contare il fatto che moltissime altre aziende hanno usato questo clamoroso autogol per fare pubblicità a loro stessi, innescando un effetto “domino” nel quale moltissimi altri marchi, anche non competitrici del marchio di gioielli (come ad esempio l’azienda di pompe funebri Taffo, sempre attivissima sui social network) , hanno usato le stesse parole dello slogan per fare ironia e satira. Qui di seguito le scuse su Facebook dell’azienda.